Prof. P. Gregory, con Prof. C. Marras
Seminario del Dottorato di Ricerca in "Architettura. Teorie e Progetto", Sapienza Università di Roma, Aprile-Maggio 2014
Il seminario intende porre all'attenzione dei dottorandi il dibattito recentemente aperto nel nostro campo disciplinare dalle tesi filosofiche di Maurizio Ferraris, portatore di un principio di "inemendabilità" della realtà che si contrappone all'idea di una sua interpretabilità.
Proprio questa richiesta di realtà, indipendente per Ferraris dalle infinite interpretazioni-traduzioni-tradimenti che avrebbero riguardato tutto il pensiero postmoderno, ha interessato da vicino parte dell'attuale cultura architettonica, che fra tutte le arti è certamente "la più duratura delle scritture".
La questione della durata pone come suo corollario quello della responsabilità dell'architettura e degli architetti, orientandone il pensiero verso visioni diverse: da una parte chi, come Vittorio Gregotti, ha sempre guardato ai risvolti razionalisti (e progressisti) del progetto, accusando il postmodernismo di "disgregazione degli impegni critici della cultura di fronte allo stato delle cose”; dall'altra chi, come Charles Jencks, ha continuato a difendere la pluralità delle visioni, lo scarto prodotto nell'architettura dalle nuove "indeterminatezze" filosofiche e scientifiche, affermando come il postmodernismo (1977) e il "critical modernism" (2007) abbiano in realtà liberato l'architettura dai condizionamenti ortodossi del modernismo, favorendo correlazioni polimorfe, capaci di sostenere l'eterogeneità, la discontinuità e la differenza nella cultura e nella storia.
Bibliografia essenziale di riferimento:
P. Gregory, Teorie di architettura contemporanea. Percorsi del postmodernismo, Carocci, Roma
2010 (3° ed. 2013).
M. Ferraris, Manifesto del nuovo realismo, Laterza, Roma-Bari 2012.
G. Vattimo, Della Realtà. Fini della filosofia, Garzanti, Milano 2012.