Il seminario, condotto nell'ambito del Dottorato di Ricerca "Architettura. Teorie e progetto", Sapienza Università di Roma (1° semetre 2019), ha inteso focalizzare l'attenzione su alcuni contributi che, dall’estetica alle scienze cognitive, stanno producendo un nuovo paradigma nella comprensione dell’esperienza soggettiva dello spazio, nella quale diviene sempre più importante un’ampia sfera di risonanza emotiva. Sebbene anche l’architettura abbia prodotto nel XX secolo studi interessanti, orientati a sottolineare l’influenza dell’habitat costruito sulle nostre modalità comportamentali, è solo negli ultimi decenni che la risposta pre-cognitiva, legata alla percezione e ai sentimenti, sembra trovare terreno fertile di riflessione. A questo riguardo, l’empatia e la scoperta dei “neuroni specchio” assumono un’importanza fondamentale, richiamando, da un lato, la “nuova fenomenologia” e l’atmosferologia, dall’altro gli sviluppi delle neuroscienze.
Attraverso 5 incontri fra maggio e giugno 2019, il seminario ha ripercorso alcune delle tappe più importanti di questo processo, durante i quali sono stati discussi alcuni testi di discipline diverse e proposte dai dottorandi mappe emotivo-cognitive di alcune realtà urbane conosciute e frequentate nella quotidianità.
Parole chiave: spazio affettivo, atmosfera, mente incorporata, empatia, memoria